Sant'Ambrogio, il patrono di Monserrato

Il patrono di Monserrato è Sant’Ambrogio, notoriamente legato a Milano ma oggetto di devozione anche da parte dei fedeli della cittadina sarda: gli è stata dedicata una chiesa cinquecentesca con influenze gotiche e catalane e la festa che si celebra ogni anno a dicembre. Nato nel 340 circa a Treviri, in Gallia, dove il padre era prefetto, dopo la sua morte si trasferì a Roma ed ebbe modo di frequentare le migliori scuole studiando retorica, diritto e le materie religiose. Nominato governatore dell'Emilia e della Liguria a Milano, si dimostrò capace di evitare le tensioni fra ariani ed ortodossi alla morte del Vescovo Aussenzio, venendo consacrato suo successore nel 374.

Ambrogio si mostrò tanto dotato nell’aspetto spirituale ed intellettuale, quanto portato per l’azione politica: accanto alla cura per le anime dei fedeli, infatti, si dedicò alla lotta contro l’arianesimo e si prodigò per alleviare i mali della Chiesa orientale, arrivando ad imporre la penitenza all’Imperatore Teodosio dopo il massacro di Tessalonica nel 390. Trascorse gli anni della vecchiaia lavorando per gli interessi della diocesi della città meneghina, nella quale si spense il 4 aprile del 397.

Ci ha lasciato un’imponente quantità di scritti tra cui un epistolario di 91 lettere, alcuni inni liturgici composti nel 386, l’Exàmeron di carattere esegetico, il dogmatico "De fide ad Gratianum Augustum”, il commento al Vangelo "Expositio in Lucam” e alcuni saggi a tema biblico come il "De Cain et Abel”, il "De Abraham” e il "De Noë et Arca”. Per la sua fede incrollabile e il suo valore intellettuale, oggi è considerato dalla chiesa cattolica come uno dei quattro massimi dottori della Chiesa d’Occidente.